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Faouzi Bensaïdi

I film hanno tutti un carattere diverso che influisce sulla loro fabbricazione ed il loro destino. Ci sono quelli gentili, teneri, tranquilli insomma, mentre questo, dall’inizio è stato un ragazzino disubbidiente, testardo e che se ne frega abbastanza.
Mi sembra di aver fatto un film dietro l’altro, e non per puro piacere; questo l’ho messo contro gli altri, contro tutti gli altri, i miei e tutto il resto, giocando con i codici e le aspettative. Alla fine ne esce un bell’omaggio al cinema e ai cineasti che mi hanno dato la voglia di fare dei film. I "ragazzacci" hanno sempre un gran cuore.
Il film cerca di esplorare i nuovi territori fragili ed instabili dell’amore in Marocco, e lo scambio che ne deriva. Le passioni, i desideri e anche le disillusioni. Un film che mescola i generi senza rispettarne alcuno : film noir, melodramma, burlesque, romantico, giallo… Un film incerto e dall’identità fluttuante, come lo sono i miei personaggi.
Ho filmato con molto piacere questi personaggi realistici, impregnati di un vissuto palpabile, respirabile, e allo stesso tempo stilizzati, sexy.
Ho girato in una città che ha dato il nome ad un film culto: "Casablanca". "KAZA" per coloro che ci vivono. Oggi una città ribelle, selvaggia e affascinante, combattuta fra l'arcaismo e una modernità selvaggia, galoppante e mondializzata. E’ una città che non si lascia filmare facilmente. Per molto tempo ho sentito che resisteva al mio sguardo, e nello spazio teso ed intenso fra questa resistenza e il mio desiderio di guardarla, è nato questo film.
Faouzi Bensaïdi



Faouzi Bensaïdi è nato in Marocco a Meknès nel 1968 e vive tra Parigi e Casablanca. Regista, sceneggiatore e attore, dopo aver preso il diploma presso l’Istituto d’Arte Drammatica di Rabat, ha iniziato a lavorare a teatro. Nel 1995 si è trasferito a Parigi per studiare al Conservatorio Nazionale Superiore di Arte Drammatica. L’esordio alla regia avviene nel 1998 con il cortometraggio La Falaise, premiato in numerosi festival. L’anno successivo collabora alla sceneggiatura di Loin (Lontano) di André Téchiné. Nel 2000 realizza due cortometraggi: Le Mur e Trajets, il primo premiato a Cannes, il secondo a Venezia. Nel 2003 l’esordio alla regia di un lungometraggio con Mille mois, presentato a Cannes (“Un certain régard”) e vincitore del “Prix de la Jeunesse” e del “Prix le premier régard”.