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DARWIN'S NIGHTMARE
anno 2004 durata 107' colore 35mm paese Austria, Francia, Belgio
regia di Hubert Sauper
Primo lungometraggio
Sceneggiatura Hubert Sauper
Fotografia Hubert Sauper
Montaggio Denise Vindevogel
Suono Veronika Hlavatsch
Produttori Edouard Mauriat, Antonin Svoboda, Martin Grschlacht, Barbara Albert, Hubert Sauber
Produzione Mille et Une productions, Coop99, Saga Film
Vendite estere Celluloid Dreams
2, rue Turgot - 75009, Paris
Tel. +33 1 4970 0370 Fax + 33 1 4970 0371
www.celluloid-dreams.com
sinossi
In un qualche momento degli anni ’60, nel cuore dell’Africa, venne introdotta artificialmente nel Lago Vittoria la specie ittica dei Luciperca, a mò di esperimento. I voraci pesci furono causa dell’estinzione pressoché completa della fauna ittica indigena. Tuttavia, i predatori si moltiplicarono così velocemente che i loro bianchi filetti sono oggi esportati in tutto il mondo.
Flottiglie di aeroplani cargo dell'ex-Unione Sovietica atterrano quotidianamente per caricare la pesca di giornata in cambio del loro carico - Kalashnikov e munizioni per le innumerevoli guerre civili nel cuore nero del continente.
Questa fiorente multinazionale del cibo e delle armi ha generato un'alleanza solida e globale sulle rive del lago più grande del mondo: un esercito di ragazzi pescatori, proprietari indiani di fabbriche, ministri africani, commisari dell'Unione Europea, piloti russi e prostitute della Tanzania...
Ciò che davvero colpisce lo spettatore di Darwin’s Nightmare sono I volti della gente.
Dipende da come lavora Hubert Sauper? Da come sceglie queste facce? O, più semplicemente, per come realmente le persone sono? Attori involontari di una tragedia, la cui spontanea serietà aggiunge profondità ad ogni scena. C'è il pilota russo e la sua amante africana che canta l’amore per la loro terra con voce flebile quanto drammatica. Un altro pilota russo vorrebbe portare a tutti i bambini dell’Africa “regalini, non pallottole”. Un africano di mezza età è felice di avere un lavoro, pagato un dollaro al giorno, come guardiano di un laboratorio di pesca, salvo non volere essere ucciso come il suo predecessore… Il Lago Vittoria nutre coi suoi pesci due milioni di persone, eppure gli abitanti del luogo soffrono la carestia mentre l’AIDS colpisce quasi ogni famiglia. Darwin's Nightmare è una potente denuncia.
Agnès Catherine Poirier
link
Sito Ufficiale
note di regia
In Darwin’s Nightmare ho tentato di trasformare la bizzarra storia di un pesce e dell’effimero successo di questo animale "muscolosissimo", in un'ironica e spaventosa metafora del cosidetto “nuovo ordine mondiale”.
Avrei potuto osservare lo stesso fenomeno in Sierra Leone, tranne che al posto dei pesci ci sono i diamanti, del Nicaragua per le banane, oppure della Libia, la Nigeria o l’Angola, dove si va a pesca di petrolio.
La maggior parte di noi, credo, è consapevole di questi pericolosi meccanismi del nostro tempo, ma non riusciamo a darne una rappresentazione soddisfacente. Non riusciamo a credere a quello che sappiamo. È un sistema infallibile: in ogni paese dove si scopre un giacimento di una materia prima preziosa, gli abitanti cadono in miseria, i loro figli diventano soldati e le loro figlie diventano cameriere e prostitute.
In apparenza gli individui che partecipano a questo sistema hanno facce pulite e, per la maggior parte, lodevoli propositi. Compresi me e voi. Alcuni di noi "fanno solo il loro mestiere" (tipo trasportare del napalm da un aeroporto all'altro con un jumbo), alcuni preferiscono non sapere, altri ancora semplicemente lottano per la sopravvivenza. Ho cercato di riprendere i personaggi di questo documentario il più possibile nella loro intimità. Sergey, Diamond, Raphael, Eliza, persone vere che rappresentano meravigliosamente la complessità del sistema e, per me, sono essi il vero enigma.
Hubert Sauper
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